STA NELLA MENTE SPAVENTATA UN MARE
LICIA MAGLIETTA, voce recitante
DIANE PETERS, arpa
Poesie di Anna Maria Ortese Musiche di Anouar Brahem, Diane Peters
Questo testo è un percorso che ho amato fare tra le poesie di Anna Maria Ortese che ho tratto da Il mio paese è la notte e La Luna che trascorre. Non c’è camuffamento o travestimento retorico, ma un’estrema nudità e ritmica della parola che si rivolge e interpreta tutte le creature di questo nostro mondo. Il corpo delle poesie, che si susseguono secondo una mia altra urgenza, è raccolto tra un prologhetto e un epilogo tratti da Corpo Celeste. L’introduzione dell’altra voce, l’arpa, è arrivata dopo ed ho scelto di lavorare con frasi musicali larghe ampie e che ritornano, come a riscrivere il ritmo del mare, la ripetizione dell’onda mai uguale alla precedente, il fluire delle nuvole e il forte respiro ed il gemere delle piante e degli animali. “ Potrei ricominciare da capo se volessi, aggiungendo tante altre cose che mi sono sfuggite. Ma tutto quello ch’è passato davanti ai miei occhi, in tutti questi anni, si stende già in un solo tono uniforme, in un solo colore azzurro, dove questo o quel particolare non hanno più importanza di un vago arricciarsi di spume o brillare di pagliuzze d’argento. Il mare! Ecco cos’è una vita quando gli anni si mettono a correre tra noi e la riva diafana sulla quale siamo apparsi la prima volta: assopito, remoto, mormorante mare” (Il Porto di Toledo)
Licia Maglietta