Paolina Leopardi racconta Mozart
UNA BIOGRAFIA IN MUSICA
In occasione del 250° anniversario dei viaggi di Mozart in Italia
Paolina Leopardi racconta Mozart
con
SONIA BERGAMASCO
MARCO SCOLASTRA, pianoforte
una proposta di Nino Criscenti
dal libro Mozart di Paolina Leopardi
musiche di Wolfgang Amadeus Mozart
drammaturgia di Sonia Bergamasco
Con il patrocinio di
Il FAI si rende disponibile fin d’ora a contribuire al progetto, così come già fatto in occasione della prima dello spettacolo il 28/08/2020 presso l’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati, mettendo a disposizione altri suoi Beni che si trovano nei luoghi toccati dai viaggi in Italia di Mozart; in particolare, si ringrazia il FAI per la preventiva disponibilità di Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa Panza a Varese, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (Padova) e Castello di Avio ad Ala Avio (Trento).
PRESENTAZIONE
Nel settembre del 1837 esce a Bologna, per i tipi di Nobili e Comp., in una bella veste grafica, un libretto di 35 pagine, dal titolo Mozart, senza indicazione dell’autore. Una biografia di Mozart, una delle prime in italiano. Anonima.
Quattro copie del libro si conservano nella biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, una in casa Leopardi a Recanati. La casa di chi quella biografia l’ha scritta: Paolina, l’amata sorella di Giacomo. In casa Leopardi si è sempre saputo che era di Paolina quel Mozart, ed è lei stessa a dichiararlo in una lettera del 1838 a un’amica bolognese: un documento che dice molto dell’autrice e di questa sua biografia mozartiana. Ci dice, per esempio, che «la censura ne tolse i più piccanti pezzi e mi fece gran rabbia». La censura ecclesiastica. Che rilascia l’imprimatur, ma solo dopo che il testo è stato emendato. Emendato dei “più piccanti pezzi”. Che non conosceremo mai, perché il manoscritto è perduto.
«Lessi la vita di Mozart in francese, una volta, e la ridussi in italiano», scrive Paolina all’amica bolognese in quella stessa lettera. E così si è pensato a una traduzione de La Vie de Mozart di Stendhal. No. Paolina era una francesista, ha pubblicato traduzioni dal francese, amava Stendhal, ma il suo Mozart non è quello del grande scrittore. «Solo poche righe all’inizio del capitolo II ricordano (in maniera stringatissima e non fedelmente) una sequenza di Stendhal», scrive Giovanni Vigliar presentando nel 1997 l’edizione del Mozart di Paolina sulla rivista “Studi leopardiani”.
Non francese ma tedesca è stata la sua fonte principale: la biografia mozartiana di Georg Nikolaus Nissen (secondo marito di Constanze, la vedova di Mozart) pubblicata a Lipsia nel 1828. È lì che Paolina ha trovato le lettere di Leopold e di Wolfgang, di cui riporta ampi brani. Padre e figlio. Parla spesso di Leopold in quelle trentacinque pagine. Lo presenta con queste parole: «buon padre, onesto maestro di musica, ma uomo avido e di limitati pensieri». «Giovinotto di forti pensieri», è invece Wolfgang, poche righe prima. Dura, con Leopold, Paolina. Nel padre di Mozart vedeva suo padre. E in Wolfgang suo fratello.
Paolina Leopardi racconta Mozart è un concerto, nato da una proposta di Nino Criscenti, in cui l’attrice Sonia Bergamasco e il pianista Marco Scolastra intrecciano le loro “voci” per dare vita a un ritratto inedito acuto e sorprendente del grande Amadeus.
Programma musicale
Wolfgang Amadeus Mozart
• Allegro moderato dalla Sonata KV 330
• Otto variazioni su un Lied Olandese KV 24
• Adagio dalla Sonata KV 280
• Fantasia in do minore KV 475
• Rondo in re maggiore KV 485
• Fantasia in re minore KV 397
• Adagio für Glasharmonika KV 617a
Le città dei viaggi di Mozart in Italia
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